Lettera alla ex moglie

Oggi è il compleanno della mia ex moglie, quindi mi sono alzato presto e le ho comprato un regalo, un biglietto e dei fiori. Poi mi sono recato a casa sua per aiutare i miei figli a prepararle la colazione. Come sempre, mi hanno chiesto perché facessi ancora questo tipo di cose per lei. È irritante sentirselo chiedere continuamente. Quindi voglio spiegarvelo una volta per tutte.

Sto crescendo due giovani uomini. Per loro sono un esempio – il modo in cui tratto la madre influenzerà il loro modo di trattare le donne. Anche in amicizia o nelle relazioni professionali. Credo che il mio comportamento nei confronti della madre, ora che siamo divorziati, sia molto importante per loro.

Quindi, bisogna sempre dare un buon esempio ai propri figli. Bisogna sempre volere il meglio per loro e fare del proprio meglio per loro. Non riguarda i nostri sentimenti, ma le loro vite.

Dobbiamo crescere degli uomini per bene. Allevare donne forti. Per favore. Il mondo ha bisogno di questo tipo di persone!

E.R.

LA CURVA DELL’ARCOBALENO

Il rumore del tuo passo, la curva del piacere, confine di linea con la paura di sentire male.
La tua voce spoglia di inibite convinzioni, la curva della luna sulle labbra rosso passione.
La volta celeste e la curva dell’arcobaleno che collega a te con il pensiero.
Accarezzo la pancia sento un movimento, la curva della vita dentro.
Il disegno del destino che ci ha seguito, la curva dei tuoi occhi, se li guardo vedo l’infinito.

E.R.

OMICIDIO DI IDENTITA’

Per tutte le donne che subiscono violenze dai propri uomini in silenzio. Carla era incinta di 34 settimane, quando il 1 febbraio di quest’anno Paolo Pietropaolo la attirò in una trappola. Le chiede un appuntamento, nei pressi della sua casa di Pozzuoli e aveva con se una bottiglia di alcool e un accendino. Dopo un violento litigio e dopo averla picchiata, le versò in testa il liquido infiammabile e le diede fuoco. ” Rideva mentre mi vedeva bruciare viva”, ha raccontato Carla ai pm nel primo interrogatorio. Non sopportava che dopo averlo lasciato frequentasse un altro uomo. Le fiamme le hanno mangiato il bel volto, ed è viva grazie al pronto intervento di un passante; ma ha perso per sempre la sua identità dopo aver subito più di 20 interventi. Ha lottato tra la vita e la morte difendendo la sua pancia dalle fiamme salvando così la sua bambina; fatta nascere d’urgenza al Cardarelli di Napoli con un parto cesareo. Ora il suo appello forte, chiaro, disperato è: introdurre nel Codice penale il reato di omicidio di identità, “una nuova figura che punisca severamente coloro che colpiscono le donne e soprattutto le cancellano dalla società civile”. E’ la proposta rivolta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedergli di farsi promotore di un disegno di legge che potrebbe generare un cambiamento epocale e finalmente equiparerebbe chi sfigura a chi assassina.”Il mio aggressore ha voluto ed è riuscito a deturpare il mio volto. Mi ha ammazzato lasciandomi viva”. Parla anche a nome di Lucia Annibali e di altre donne vittime di aggressioni: “Siamo vittime – scrive – di chi ha voluto cancellarci, distruggere, deturpare il nostro viso, quello che ci consente di riconoscerci e renderci riconoscibili alla società”. Una proposta che l’Italia potrebbe realizzare, diventando così capofila nel mondo per dare speranza alle donne senza volto di avere una seconda vita.

E.R.

GRAZIE

Mi sembravate altissimi quando ero piccolina.

Mi avete dato la vita e mi date il futuro.

Siete presenti in ogni cosa; nel mio nome,

nel mio cuore, nella mia mente.

Quello che sono e che ho lo devo a voi.

Siete una presenza costante che quando si è piccoli sembra ingombrante e scontata, ma solo dopo si capisce quanto è importante.

Siete lo zucchero sul pane bagnato con l’acqua, un lettone di coccole, il bacio sulla fronte prima di andare a dormire, una passeggiata per raccogliere le fragoline di bosco, quel giro in bicicletta che a me piaceva tanto.

Se non ci siete sento il vuoto che sentivo

quando infilavo il mio piedino

nelle vostre scarpe giganti. Grazie per essere la mia vita.

                                            E.R.