Lettera alla ex moglie

Oggi è il compleanno della mia ex moglie, quindi mi sono alzato presto e le ho comprato un regalo, un biglietto e dei fiori. Poi mi sono recato a casa sua per aiutare i miei figli a prepararle la colazione. Come sempre, mi hanno chiesto perché facessi ancora questo tipo di cose per lei. È irritante sentirselo chiedere continuamente. Quindi voglio spiegarvelo una volta per tutte.

Sto crescendo due giovani uomini. Per loro sono un esempio – il modo in cui tratto la madre influenzerà il loro modo di trattare le donne. Anche in amicizia o nelle relazioni professionali. Credo che il mio comportamento nei confronti della madre, ora che siamo divorziati, sia molto importante per loro.

Quindi, bisogna sempre dare un buon esempio ai propri figli. Bisogna sempre volere il meglio per loro e fare del proprio meglio per loro. Non riguarda i nostri sentimenti, ma le loro vite.

Dobbiamo crescere degli uomini per bene. Allevare donne forti. Per favore. Il mondo ha bisogno di questo tipo di persone!

E.R.

PANE BAGNATO CON LO ZUCCHERO

Io non lo so dove vanno a finire le anime, forse nel pane bagnato con lo zucchero. 

Io non lo so dove vanno le anime,
potrebbe essere là dove finisce il cielo.

Davvero non lo so dove vanno a finire le anime, magari in un fiore che sboccia in primavera.

Io non lo so dove vanno a finire le anime, forse là, dove nasce e muore il sole.

E.R.

LA CURVA DELL’ARCOBALENO

Il rumore del tuo passo, la curva del piacere, confine di linea con la paura di sentire male.
La tua voce spoglia di inibite convinzioni, la curva della luna sulle labbra rosso passione.
La volta celeste e la curva dell’arcobaleno che collega a te con il pensiero.
Accarezzo la pancia sento un movimento, la curva della vita dentro.
Il disegno del destino che ci ha seguito, la curva dei tuoi occhi, se li guardo vedo l’infinito.

E.R.

GRAZIE

Mi sembravate altissimi quando ero piccolina.

Mi avete dato la vita e mi date il futuro.

Siete presenti in ogni cosa; nel mio nome,

nel mio cuore, nella mia mente.

Quello che sono e che ho lo devo a voi.

Siete una presenza costante che quando si è piccoli sembra ingombrante e scontata, ma solo dopo si capisce quanto è importante.

Siete lo zucchero sul pane bagnato con l’acqua, un lettone di coccole, il bacio sulla fronte prima di andare a dormire, una passeggiata per raccogliere le fragoline di bosco, quel giro in bicicletta che a me piaceva tanto.

Se non ci siete sento il vuoto che sentivo

quando infilavo il mio piedino

nelle vostre scarpe giganti. Grazie per essere la mia vita.

                                            E.R.