NECROSI

Dagli occhi chiusi nella notte, alle mattine a morir di nostalgia quando guardandoti non ti basti.
Vederti riapparire ancora all’alba in attimi di sogno, provando a scansarti mentre tu resisti.
Smettere di cercarti anche dentro a qualcun’altro che perde al paragone con te e provare a riaffiorare in superficie nonostante non averti non fa bene.
Sentir il cuore sprofondare in un carcere di cenere spenta, senza esplosione per essenza o assenza.
Il mio sguardo sfuggente a rincorrer brandelli di cuore annegato in abissi di silenzi.
Io che non avevo limiti, io senza confini. Tu chiuso nei tuoi labirinti, recinti.

E.R.