Giusto il tempo di una riflessione per la vostra pausa caffè. Lo avete forse notato, ma è molto probabile che non vi siate mai chiesti il perché: i soggetti delle vecchie fotografie non sorridono praticamente mai.
Alcuni sostengono che la causa sia la scarsa igiene personale del passato e che la gente non sorridesse nelle foto per non mostrare la dentatura rovinata da carie o denti assenti. E’ una teoria interessante, ma confutabile dicendo che se tutte le persone dell’epoca avevano i denti cariati, il fatto di vederli o meno in fotografia non sarebbe stato notato, essendo una cosa normale. In fondo, la bellezza e l’estetica sono sempre in relazione all’epoca nella quale si vive.
Una seconda teoria è quella del problema tecnico.
Agli inizi del 900 era normale impiegare dal mezzo minuto alla decina di minuti per poter registrare un’immagine e, per eseguire il ritratto, il soggetto doveva rimanere immobile per tutto il tempo di scatto. Ovviamente un’espressione neutra era molto più comoda da mantenere per 10-15 minuti, rispetto ad un sorriso. E la fotografia all’epoca era molto costosa per cui non si poteva correre il rischio di rovinare uno scatto con un viso mosso a causa di un sorriso.
Un’ultima teoria è che nel 17° secolo le uniche persone che si era abituati a vedere sorridenti, nella vita di tutti i giorni e nelle opere d’arte erano i poveri, i maliziosi, gli ubriachi, gli innocenti e i burloni (o i comici), ragion per cui nessuno voleva apparire così scattandosi una fotografia sorridente.
Mark Twain in una lettera inviata ad un giornale scrisse: «Una fotografia è il documento più importante e non c’è nulla di peggiore che passare alla posterità che con uno sciocco e stupido sorriso fissato sulla faccia per l’eternità».
E.R.